Paolo Falasconi //
I Seminari e i Workshop Ilas sulla Comunicazione
14 anni di incontri con le più prestigiose firme della comunicazione pubblicitaria
Ore 11,00, Aula 4 dell’Ilas, il workshop con Armando Milani ha inizio.** Preceduto da un bellissimo seminario al cinema Metripolitan di Napoli, Dall’Occhio al cuore, in cui il celebre visual designer Armando Milani ci ha illustrato i suoi più bei lavori, che sono poi brevemente riproposti per introdurre il tema di questa giornata di lavoro. Occorre pensare ad un progetto creativo per la nostra città, Napoli. Galeotto fu il manifesto del 1986, la famosa Napoli multicolore appesa al filo come panni stesi ad asciugare(«For a cleaner Napoli»), tanto voluta Mirella Barracco per l' iniziativa «Venticinque manifesti per Napoli» con la sua Fondazione «Napoli Novantanove».** Poiché a Napoli, da allora, l’emergenza non è mai cessata, Armando Milani ci ha proposto di realizzare un manifesto di denuncia. Lo stile, poco descrittivo e molto simbolico. L’ispirazione, quella data dai suoi lavori.** Obiettivo, realizzare un brief e il layout di questa campagna di sensibilizzazione verso il degrado, l’anarchia, la passività dei napoletani. * Con matita, penna e foglio alla mano, i ragazzi hanno realizzato ognuno un disegno, un’immagine fatta di simboli , segni e parole che identificavano e rappresentavano le loro idee. Alle 13,00 pausa pranzo e alle 14,30 tutti in aula per dare vita al progetto, sui MAC e con i programmi necessari.** Tra mongolfiere che si liberavano della loro zavorra, maschere solitarie in primo piano a testimoniare l’urgenza di smuovere le coscienze assopite e intorpidite della gente, al compitino in classe usato come pretesto per la denuncia del degrado, della passività e dell’anarchia, trasformati da una fatidica maestra-coscienza dei napoletani in qualcosa di reattivo e di propositivo, alla metamorfosi del linguaggio da cui emerge la parola Napoli è vita, al Vesuvio e al golfo trasformati nel segno grafico in un NO deciso ai mali della città, tutti i lavori dei ragazzi hanno messo in evidenza due fattori importanti:** in primis, l’aver realizzato in poco meno di sei ore un lavoro che, a detta dello stesso Armando Milani, si è soliti portare a termine dopo una settimana.* in secondo luogo, l’iter creativo, il passaggio dalla carta e penna all’dea finale. * Ed è proprio su questo passaggio straordinario che il grande Armando Milani ci ha invitati a riflettere.** Come si è arrivati a questo?** L’iter creativo ci obbliga quasi sempre a togliere e non ad aggiungere. Prendere un’idea, darle forma e infine spogliarla, un po’ come una matrice da stampa, renderla LEGGIBILE, significante, FUNZIONANTE.** Una cosa è certa. Ogni lavoro e al contempo tutti insieme, hanno funzionato. Hanno funzionato perfettamente in questo contesto perché sono riusciti a comunicare l’idea in maniera esatta. Certo, ci vorrebbe tempo per perfezionare il tutto. ** Ma, nessun grande grafico, alla stregua di Armando Milani, da uno schizzo, seppur rielaborato in maniera più o meno finita( ma non si finisce mai di rielaborare un segno, un testo, un’immagine), considera finito un lavoro dopo neanche un giorno di lavorazione.** Ma l’idea, il segno, rimane.** Dopo il workshop, Milani, ha chiamato tutta l’Ilas, studenti e non , a votare i lavori più belli. Un discorso corale, in cui ogni lavoro continuava a vivere e a trasformarsi, nelle parole e negli sguardi degli altri.** Anche per questo, Thanks Mr. Milani.
Mercoledì 30 novembre 2011* Napoli* Cinema Metropolitan* Ore 9,00/10,30** Dall’occhio al cuore, dall’impulso visivo all’ emozione del gesto, che lascia tracce nella creatività del segno.* E ancora, sintesi, senso e significato, tre parametri onnipresenti nel segno creativo che ha contraddistinto nel tempo l’opera grafica di Armando Milani.** Il seminario organizzato dall’Ilas prende il nome dalla celebre mostra From the eye to the heart, dall’occhio al cuore di Armando Milani, Visual Designer tra i più celebri al mondo, presentata in diverse location da Genova a New York. ** Nella mostra, Milani contrapponeva un marchio, un brand per la comunicazione d’impresa ad un’immagine di comunicazione sociale. Una scelta creativa forte, significativa, coraggiosa e dalla doppia anima. Il seminario che ha visto il celebre graphic designer presentare i suoi più bei lavori, è stato cadenzato dalle parole e dalle immagini che si fondevano tra loro. Le parole di Armando Milani rincorrevano le immagini e le immagini ritornavano sulle sue parole. Armando Milani vive con un piede a New York, un altro in Francia, quel che resta a Milano, a Santo Domingo e in altre zone del mondo dove va a portare la sua testimonianza come creativo, artista e designer.** Classe 1940, Armando Milani ha studiato con Albe Steiner, da cui ha avuto presumibilmente l’imprinting umanitario nei confronti del gesto e del segno creativo. Così come Steiner era un forte sostenitore della relazione tra arte e impegno sociale, attraverso una ricerca improntata alla massima chiarezza e semplicità del linguaggio senza inutili formalismi, Armando Milani, che nella sua vita ha tra gli altri, collaborato con Massimo Vignelli, Giulio Confalonieri, Antonio Boggieri, ha sviluppato un senso grafico preciso e distinto in cui il segno tipografico non sovrasta mai l’immagine.** Il seminario di Armando Milani non è stata una “lezione”, ma ha insegnato molto. Ha insegnato, ad esempio, che bastano 10 caratteri tipografici tra cui scegliere per tirare fuori un buon lavoro grafico. Ha insegnato che il simbolo e il segno, ( che siano un numero, una lettera o entrambi, una combinazione di parole, oggetti-simbolo-archetipi di qualcosa) hanno di per sé un potenziale espressivo da tirare fuori. Un potenziale che il graphic designer, l’artista, il creativo o come lo si vuol chiamare, interpreta, decodifica, estrapola in una o più anime dagli oggetti e segni rappresentati.** La creatività è, in fondo, la capacità di vedere cose dove gli altri vedono solo segni, numeri, parole, immagini. La capacità di dare un significato pertinente alle cose, di risvegliare la potenza di un segno e di un simbolo, di dare potenza ad un gesto. Di rendere, portando il discorso sul linguaggio, significante un significato, espressiva un’espressione, di farle prendere forma e di creare una scia di pensiero. Anche per questo, in fondo, le sue immagini sono state così importanti per la denuncia sociale e per l’impegno politico.** Attraverso i bellissimi lavori che Armando Milani ci ha mostrato durante il seminario, sono passati davanti a noi i marchi, i segni, le campagne umanitarie e i manifesti per le Nazioni Unite.** Dall’Africa in cui le T si trasformavano in croci( The farogTTen continent), alle Torri gemelle rappresentate come due candele, alle illustrazioni per il libro del celebre poeta delle Beat Generation Lawrence Ferlinghetti, alla Napoli multicolore appesa ad asciugare come dei panni stesi, tenuti su da “mollette”, immagine simbolo di una città in perpetua emergenza. * * Una creatività senza confini, un messaggio universale, compreso da tutti, che va oltre le culture e le diverse rappresentazioni della realtà proprie di ogni popolo. La ricerca di Armando Milani verte sull’universalità del segno, sulla sua riconoscibilità trasversale attraverso l’idea e l’espressione grafica. ** Thanks Mr Milani
WORKSHOP TECNICO
Un nuovo imperdibile appuntamento alla Ilas con Armando Milani, una delle più importanti figure internazionali della grafica italiana, membro dell'Alliance Graphique Internationale. Nella sua lunga carriera ha collaborato con Antonio Boggeri, Giulio Confalonieri, Massimo Vignelli. Attualmente lavora tra Milano e New York. La sua opera, riconosciuta da premi internazionali, è di "denuncia per portare a una riflessione sui problemi più gravi nel mondo.
Ha collaborato con le Nazioni Unite che hanno diffuso un suo poster nel 2004 e una collana di opere "Human Design Collection". (tratto da Wikipedia)
Armando Milani.
Un linguaggio in continuo movimento, una ricerca costante, un forte senso critico legato alle tematiche sociali, il tutto espresso tramite codici visivi sintetici ed evocativi, per esprimere l'evoluzione dei modi e dei tempi, a proprio modo, rendendo una visione metaforica forte ed inconfondibile.
Educazione all'etica e alla cultura della creatività: una bella lezione di comunicazione visiva e non solo, un incontro di alto profilo con un professionista del Graphic Design.
Il programma del workshop
Mattina
Dalle ore 11:00 alle 13:00
Esposizione di un progetto di comunicazione,
Analisi del Brief e realizzazione di layout della campagna
Pomeriggio
Dalle 14:30 alle 18:30 (coffee break alle 16,30)
Correzioni dei lavori e Suggerimenti
Saluti finali e consegna degli attestati di partecipazione.
Al termine del workshop verrà rilasciato l'attestato di partecipazione certificato ISO9001:2008.
Quota di partecipazione al workshop (6 ore di lezione):
euro 100,00 iva compresa
Associati TP e AIAP
euro 80,00 iva compresa
Studenti e diplomati ilas
euro 60,00 iva compresa
Il Workshop è a numero chiuso.
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Curriculum
Nato a Milano nel 1940. Negli anni '60 studia con Albe Steiner alla Società Umanitaria. Successivamente collabora con Antonio Boggeri e Giulio Confalonieri. Nel 1965 viene premiato per il logo Rai Radiotelefortuna. Nel 1970 si mette in proprio, nel 1976 con il fratello fonda lo studio Armando e Maurizio Milani. Nel 1977 si trasferisce a New York collaborando con massimo Vignelli. Nel 1979 nasce la Milani Design a New York. Nel 1983 diviene membro dell'Alliance Graphique Internationale (AGI). Nel 1988 entra in partnership con lo studio DCM a San Paolo in Brasile.
Tiene corsi e seminari sul graphic design alla Cooper Union e all'Art Director Club a New York, alla University of Kansas, alla Parsons School a Santo Domingo, alla Mexico University ad Acapulco,all'Università per Stranieri di Perugia, all'Istituto Europeo di Design ed è docente universitario al Politecnico di Milano.
Mostre
Milan, 1983. Visual design '33-'83.
Gargonza / Italy, 1984. Agi Congress.
Roma,1987 / 1990.
La progettazione sistematica nella grafica italiana.
Frankfurt / Bologna, 1987. Public Design.
Tokyo, 1988. Agi Congress.
Blois France, 1990. Agi Congress.
Aosta, 1990. Visual Design.
New York, 1991. Art Directors Club.
Oslo, 1992. Agi Congress.
Rome, 1992. Visual Design.
Montauk USA, 1993. Agi Congress.
New York,1995. New York Capital of the World.
Sao Paulo do Brasil, 1991. De Masi, Conrad, Milani.
Toronto, 1998. Agi Congress.
Paris,1999. Public Utility.
Bruxelles, 2000. Italian Graphic Design.
Kanagawa, 2000. Designer Exchange Program.
Paris, 2001. Bibliothèque Nationale de France / AGI.
Milan, 2001. Graphic Design, Armando e Maurizio Milani.
Lima University, 2001. Armando Milani Posters.
Brno, 2002. Corporate Identity.
Mexico City, 2002. Armando Milani Design.
Madrid, 2006. No pollution.
Tokyoto, 2006. Agi Congress.
Chiasso, 2006. Museo Max Huber.
Città d'Este, 2007. Triennale della Ceramica.
Tehran, 2008. From the eye to the heart.
Palermo Expa, 2008. From the eye to the heart.
Istanbul, 2008. Graphist 12. Mimar Sinan University
Chicago, 2008. Agi Congress.
Chiari, 2008. Tribute to Lawrence Ferlinghetti.
Westchester, 2008. Triennale Ceramica Atestina.
Genoa, 2009. Museo Luzzati. From the eye to the heart.
Napoli, 2009. Galleria Pan. From the eye to the heart.
Milano, Triennale, 2009. Ceramica Artesina.
Bejiing, bt'09
Italy / Napoli
tel(+39) 0814201345
fax(+39) 081 0070569
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